L’attività di sensibilizzazione del Movimento Siena 5 Stelle
Venerdì 21 settembre 2012, in occasione del XX° British Council a Siena, sono stati invitati all’inaugurazione il Pres. Napolitano, il Min. Monti, Min. Fornero, Min. Passera, Giuliano Amato, Rosy Bindi, Romano Prodi:
Il Convegno di Pontignano, nato nel 1993, riunisce politici, parlamentari, imprenditori, giornalisti e opinion formers italiani e britannici. Le tematiche trattate riguardano alcune questioni chiave a cui ci troviamo di fronte oggi in Italia e nel Regno Unito. Il Convegno e’ presieduto da Chris Patten e dal Prof. Giuliano Amato e si svolge ogni anno nel mese di settembre. E’ organizzato dal British Council e dall’Ambasciata britannica di Roma, in collaborazione con l’Ambasciata italiana a Londra,l’Universita’ di Siena ed il St Antony’s College, Oxford.
Il convegno si svolge seguendo la Chatham House Rule, i delegati, quindi, sono liberi di utilizzare le informazioni in esso ricevute ma non possono attribuirle ad alcun partecipante, né rivelare l’identità o l’affiliazione dei partecipanti al convegno stesso.
L’inaugurazione si teneva presso l’Aula Magna dell’Università di Siena, un prestigioso ente che purtroppo ha due indagini in corso (buco di bilancio e elezioni del rettore). Al termine della giornata tutti gli invitati erano a cena presso il Palazzo Pubblico di Siena, sede del Comune, che è attualmente “commissariato” e può vantare un buco di bilancio di circa 17 milioni di €.
Alcuni aderenti del Movimento Siena 5 Stelle hanno deciso di andare a far sentire la propria voce attraverso 4 cartelli con scritto:
- Basta soldi pubblici ai partiti
- Cos’è la luce in fondo al tunnel ?
- Comune di Siena, -17 mln di €, dove sono finiti ?
- Presidente, i Suoi partiti hanno distrutto la mia Siena
Dopo aver esposto i cartelli alla balaustra della Chiesa di San Martino, nel Porrione, si sono spostati presso le transenne di Piazza del Campo. Dopo neppure 5 minuti, ecco arrivare alcuni agenti della sicurezza ad intimare la rimozione dei cartelli ed a procedere all’identificazione e “sequestro” del materiale. Pur ricevendo la solidarietà personale degli agenti (“fate bene a protestare !“) purtroppo dovevano obbedire agli ordini che arrivavano “dall’alto”. Eppure l’art. 13 della Costituzione Italiana garantisce che “La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.” e che lo stesso art. 16 recita “Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.” e ancora l’art. 21 “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.“.
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2 Comments
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Il nostro caro presidente che ha partecipato a scriverla la Costituzione
e la sventola in continuazione sotto il naso di chi la vorrebbe cambiare o modificare ma a quanto a rispettarla le voci sono a senso unico com’è il detto ( fai come dico ma non fare come faccio) oppure fate bene a protestare ma poi faccio come mi pare o quello che dice la BCE.
Ragazzi vi voglio vedere in Parlamento e ollora sì che sarà un vero PIACERE…………
La ripresa filmata è la prova di un reato.
Per precisare “Abuso di potere” avendo gli agenti violato l’ART.21 della costituzione, che recita:
Articolo 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
La normativa sul sequestro si riferisce alla stampa; i manifesti erano “manoscritti” e quindi non sequestrabili rientrando nel comma 1 ( lo scritto )
Se volessimo procedere con una denuncia, schierandoci per il rispetto dei diritti fondamentali ed evidenziando che all’estero tale atteggiamento avrebbe provocato conseguenze politiche gravi, la cosa ci farebbe molta pubblicità.
Se poi tale abuso è avvenuto da parte di personale direttamente dipendente dal presidente Napolitano che ufficialmente è “IL GARANTE DELLA COSTITUZIONE” anche una semplice giornalata assumerebbe gravità “NAZIONALE”
Se in futuro dovesse ripetersi una cosa del genere invito alla non consegna in mancanza di un mandato scritto , filmando bene le reazioni della polizia , e inoltre farsi rilasciare una ricevuta, firmata dall’agente in cui lo stesso si assume ogni responsabilità civile e penale del suo atto.