Regione Sicilia, la trasparenza che non c’è: M5S denuncia 29 pianisti
Doveva essere ‘un palazzo di vetro’, il regno della trasparenza, dove tutte le informazioni sarebbero state rese accessibili ai cittadini. Ma all’Assemblea Regionale Siciliana le vecchie abitudini sono dure da cancellare, persino in questa nuova legislatura. Se ne sono accorti i deputati del Movimento Cinque Stelle alla fine della seduta di due giorni fa. All’ordine del giorno la discussione e la possibile votazione di una mozione contro il ponte sulla Stretto di Messina presentata dal deputato democratico Fabrizio Ferrandelli. Alle diciannove, quando era chiaro che la votazione sarebbe ormai slittata, secondo il sistema informatico di Sala d’Ercole erano ancora presenti in aula cinquantasei deputati. Al capogruppo del Movimento Cinque Stelle Giancarlo Cancelleri però i conti non tornavano. E dopo un rapido calcolo ha chiesto la parola: “In questo momento in aula siamo in 27, compreso il presidente. I tesserini inseriti negli appositi spazi davanti agli scranni sono però 56. Chiediamo rispetto verso quei colleghi che lavorano e proporremo al consiglio di Presidenza di affrontare la questione, perché non è corretto che la diaria venga assegnata in funzione di presenze che non sono tali”.