De Mita, l’associazione della moglie per i disabili. Ma loro sono esclusi
Nel cuore dell’Irpinia del post terremoto nasce “Noi con loro”. Una associazione che, sulla carta, ha lo scopo di integrare e accogliere i portatori di handicap nella città di Avellino. Il progetto è tanto caro alla famiglia De Mita ma, soprattutto, alla moglie di Ciriaco, Anna Maria Scarinzi. In un momento storico in cui il nome dell’ex presidente del Consiglio (ministro per ben tre volte, senza contare gli incarichi regionali e locali che il “padrino della Dc” ha avuto) ha un certo peso nel panorama nazionale, arrivano una pioggia di finanziamenti, anche in forma di donazioni per il centro che via via assume dimensioni faraoniche. Tanti soldi dalla Regione Campania, tanti soldi dal Comune di Avellino che mette a disposizione una superficie di 30 mila metri quadrati (dove sorge il centro) per 87 anni e impiega due dipendenti comunali nelle attività di gestione. Nulla di male? Bè, il punto è che, ad oggi, i disabili di Avellino non vogliono neppure sentir parlare dell’associazione. Non solo non sono stati integrati ma, chi ha alzato la voce, è stato messo alla porta. Per trovare l’integrazione sperata hanno messo in piedi la Consulta comunale per i disabili.