‘Ndrangheta, il boss la spiega al signor Brambilla: “Il pizzo? Un’assicurazione”
L’amicizia prima di tutto. Poi il rispetto, la protezione, il ruolo sociale della “nostra associazione”: Giuseppe Mancuso, figlio del capocosca Pantaleone, detto don Luni, spiega la ‘ndrangheta al suo amico Germano “Jerry” Brambilla, brianzolo volenteroso di comprendere la vera natura dei sodalizi mafiosi. Così il delfino della potentissima ‘ndrina calabrese, che comanda nella provincia di Vibo Valentia, intercettato dal Ros dei carabinieri in un’indagine coordinata dalla Dda di Catanzaro, sale in cattedra: “Per me questo è l’amicizia!… ho bisogno, tu hai bisogno capito?… Oggi hai bisogno tu, domani ho bisogno io!…”, perché, chiarisce Mancuso “questa associazione… quando hai bisogno, io arrivo da casa!… quando ho bisogno … della macchina… io non è che chiamo i Carabinieri e gli dico: ‘Oh… venite qua, che sono rimasto…’… ‘va fa ‘nt u culo… che sei rimasto!’, ti possono rispondere i Carabinieri!… invece l’amico no!… l’amico: “dove sei?…”… “sono qua!”… “sto arrivando!”.