“Operazione Condor”, prende il via la Norimberga argentina
Pochi giorni fa è iniziato a Buenos Aires il processo contro i responsabili della famigerata Operazione Condor, il programma politico che negli anni ’70, e fino ai primi anni ’80, permise lo scambio di dati e prigionieri tra le dittature del Cono Sud.
Migliaia le persone che nel corso dell’operazione vennero assassinate, incarcerate, torturate, migliaia quelli che scomparvero nel nulla. Dati dettagliati emersero alla luce nel 1992 quando un giudice paraguaiano, José Augustín Fernández, scoprì, durante un’indagine in una stazione di polizia di Asunción, i cosiddetti “archivi del terrore”, registri nei quali era tratteggiata la sorte di migliaia di sudamericani segretamente rapiti, torturati e assassinati dalle forze armate e dai servizi segreti di Cile, Argentina, Uruguay, Paraguay, Bolivia e Brasile. Archivi di polizia militare di tale attendibilità e rilevanza da essere riconosciuti dall’Unesco come “Memoria del Mondo”.