Presidente della Repubblica, il Pd ora si ricorda di Rodotà: “Si dissoci da Grillo”
Una grande spinta per proseguire in direzione della strada dei diritti. Stefano Rodotà non si ritira (“Non devo dire né sì né no”) e rimette i punti sulle “i”. Il Pd è già pronto lì a sbranare pure lui, dopo aver gettato nell’inceneritore Franco Marini e Romano Prodi. L’apparato del partito sta ora proiettando su di lui, ora, tutte le tensioni, le contraddizioni e la rabbia repressa per le divisioni interne. Si sfogano contro di lui per le colpe di un intero partito ormai allo sbando. E neanche sembra emergere il dubbio di non essere completamente in sintonia con una parte del proprio elettorato e, in generale, del Paese. Un lungo applauso lo ha accolto all’interno del Teatro Petruzzelli a Bari, dove stasera interviene a una manifestazione organizzata dalla Repubblica. Il giurista, che ha preso posto in prima fila nella platea, alla prosecuzione dell’applauso si è alzato in piedi per ringraziare il pubblico del teatro. Tutti in piedi hanno continuato ad applaudire per qualche minuto Rodotà, acclamando “presidente, presidente”. Rodotà ha risposto al caloroso applauso ringraziando per “l’accoglienza” riservata. “Una conferma che – ha detto – devo continuare a lavorare”.