La macchina del fango a pieno “regime”
Che l’ultima settimana di campagna elettorale fosse la più agguerrita ce lo aspettavamo. Quello che proprio non immaginavamo, soprattutto da un ex-sindaco come Bruno Valentini, che della “lealtà” e della “discontinuità” si era fatto vessillo, è l’attivazione di una macchina del fango –supportata ovviamente dalla stampa di regime– nei confronti dei VERI avversari (lasciamo stare le tante foglie di fico e le finte “liste civiche” nate solo per supportare la cricca di regime).
Non un confronto sulle idee e sui programmi, di cui peraltro –come il suo mentore Renzi– ha attinto a piene mani dal programma del MoVimento 5 Stelle, ma una mistificazione della realtà ai limiti dell’incredibile. Del resto cosa potevamo mai aspettarci da un degno rappresentante del “partito unico”, che negli anni ha svuotato la città della vita sociale solo per favorire una logica speculativa di sviluppo urbanistico, costringendo centinaia di famiglie senesi a doversi spostare nei comuni limitrofi?
Proprio qualche giorno addietro, all’interno di un fumoso ed aggrovigliato (sic !) discorso con il Comitato No-Ampugnano, ha esordito con la sua idea di una “mega Siena” da oltre 100.000 abitanti: ottimo, se serve ad accorpare servizi e a limitare la spesa della “casta politica” (di cui è degno rappresentante), dei super dirigenti comunali e della burocrazia che soffoca i cittadini! Ma se l’idea del Valentini, come abbiamo ragione di temere, è quella di una “mega Siena” tutta cemento ed asfalto come la sua “mega Monteriggioni” -fatevi una gita sulla S.S. Chiantigiana- per distruggere e regalare ai soliti noti la risorsa più preziosa che abbiamo, allora diciamo NO.
Ma del resto ben conosciamo le regole di condurre il gioco da parte del “partito unico”, sempre pronto a cambiare opinione al cambiar del vento: ricordiamo perfettamente quando, due anni fa, solamente due candidati sindaco erano favorevoli all’ampliamento (scellerato) dell’Aeroporto, ovvero Ceccuzzi e Nannini, espressioni del PDmenoelle+PDL locale.
Ribadiamo pertanto, come abbiamo sempre sostenuto da anni, il nostro NO ad una struttura aeroportuale di élite sostenuta da soldi pubblici: in un momento di crisi economica, le priorità devono essere le infrastrutture utili ai cittadini ed alla città e non le cattedrali del deserto che hanno permesso, ai soliti noti, di arricchirsi a spese della collettività.
Come se non bastasse, tanto per continuare nell’opera di screditamento, attraverso il suo profilo Facebook riporta l’accusa dei dipendenti delle cooperative Arché nei confronti degli altri “candidati sindaco” che gli avrebbero “frettolosamente ed ingiustamente bollati come sfruttatori e conniventi con la politica”. Peccato che il MoVimento Siena 5 Stelle non abbia mai avuto modo di confrontarsi con tale realtà (non abbiamo ricevuto alcun invito) e pertanto proprio non si capisce da cosa avrebbero dedotto simili affermazioni: aspettiamo risposte esaurienti in merito.
Conosciamo bene anche certi metodi di condurre una campagna elettorale fatta di “forti suggerimenti” e “consigli da amico” nelle tante realtà della banca MPS, delle associazioni e delle cooperative presenti sul territorio, non ultima la deprecabile lettera del Dott. Nobile a tutti i soci della LILT: le “truppe cammellate”, che ormai da settimane imperversano in città, non sono certo passate inosservate, a dimostrazione che il “partito unico” –a Siena come a Roma– ha le fondamenta di sabbia ed il castello sta per crollare.
Ovviamente, come potevamo ben immaginare, non una parola sulla vergognosa operazione messa in atto dai suoi sodali all’interno della Fondazione MPS, che in spregio alle più normali regole di rispetto verso la città di Siena, ha avuto l’ardire di approvare le modifiche allo Statuto. Anzi no, una proposta l’ha fatta: quella di impegnare la Banca a servirsi delle imprese senesi. Insomma la grande trovata è questa: persa la Banca –grazie ai compagni di merende del PD– dobbiamo accontentarci di fargli il catering!
Sarà che anche a Roma il vento sta cambiando (lo vedremo domani, quando discuteranno sul DDL in merito all’incandidabilità di Berlusconi…) e che il PD, dopo aver depredato il depredabile, ha deciso di mollare gli ormeggi anche alla nave-Siena, abbandonandola al proprio destino…