Cinquemilatrecento
Cinquemilatrecento. Non è il nuovo codice di avviamento postale della nostra città – con contestuale meritatissimo declassamento – ma è il numero dei cinquemilatrecento lavoratori che saranno mandati a casa, in un modo o nell’altro, da MPS.
È proprio questo il perno del cosiddetto “piano industriale” che qualcuno, con involontario umorismo, ha anche aggettivato come “nuovo”: l’allontanamento di 5300 impiegati, pari a circa il 15% dell’attuale forza lavoro. Ovviamente riteniamo insopportabile il fatto che a fare le spese dell’inconsistenza della classe dirigente senese siano migliaia di lavoratori incolpevoli; ma, come troppe volte è già successo nelle pagine peggiori della nostra storia, colpisce la banalità della solita, vecchia trovata del licenziamento di massa per “salvare la situazione”. La soluzione di licenziare qualche migliaio di persone per far quadrare i conti, che anche la persona più ignorante in economia avrebbe potuto trovare, rivela l’indecenza di una classe dirigente incapace e in mala fede. Davvero non ci siamo fatti mancare nulla: e questa grande, innovativa, idea dei licenziamenti di massa ce la facciamo imporre da gente del calibro di Profumo e Viola.
Cinquemilatrecento persone – e relative famiglie – rovinate da un gruppo dirigente che pur avendo sventrato questa città, ancora viene ritenuto degno di comandarla. Una fiducia che, per quanto ci riguarda, è colpevole e corresponsabile. Siamo come catapultati dentro un pessimo film horror, che invece, purtroppo, è realtà.
Non sappiamo ancora come saranno “scelti” gli sfortunati, ma sarà bene dare per scontato che fra di loro non ci sarà neanche uno dei servi ubbidienti che hanno contribuito allo sfascio della Banca, della Fondazione e della Città.
I senesi ingoieranno anche questa.
Noi invece non ci stiamo e gridiamo alla partecipazione popolare per cacciare, per sempre, gli autori della disintegrazione sociale e politica di Siena, da questa città che non gli appartiene.
In attesa di capire quale razza di tragedia attende la città con la prossima ondata di licenziamenti – ma sarà davvero l’ultima? – il pensiero corre grato ai mandanti e agli autori materiali di cotanto sfascio: sempre e comunque, grazie PD!
MoVimento Siena 5 Stelle