INTERROGAZIONE in merito all’adozione del software Open Source all’interno dell’Amministrazione Comunale
Siena, 31/01/2014
Al Sindaco del Comune di Siena
Al Presidente del Consiglio Comunale
loro sedi
INTERROGAZIONE del Consigliere Michele Pinassi, Gruppo “Siena 5 Stelle”, in merito all’adozione e diffusione del software OpenSource nell’Amministrazione Comunale di Siena
PREMESSO CHE
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tra i fenomeni significativi legati allo sviluppo dell’ICT ha assunto ormai particolare rilievo ed importanza quello relativo alla diffusione del software open source (OSS), sotto il quale si intende tutto quel software del quale è liberamente disponibile il codice sorgente;
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che moltissime realtà professionali in tutto il mondo hanno adottato soluzioni di software open source e che il software libero è ormai una realtà consolidata nell’ICT professionale, come dimostra l’ampia diffusione di prodotti a sorgente aperto come Ubuntu, Android, OpenOffice, MySQL;
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sono ormai numerose le PA italiane che stanno sperimentando l’uso di software open source, come il Comune di Modena, conseguendo risparmi quantificati in circa 1 milione di € all’anno;
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che D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82, cosiddetto “CAD” (Codice Amministrazione Digitale) “consente che le amministrazioni decidano di acquisire programmi informatici forniti con licenza – a codice chiuso o aperto- oppure di effettuare il riuso di programmi informatici sviluppati per conto e a spese della medesima o di altre amministrazioni, in alternativa allo sviluppo di programmi nuovi”;
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che il concetto di “riuso del software” nella pubblica amministrazione è anche uno strumento di e-government importante poiché consente di condividere esperienze e criteri organizzativi, oltre a fornire al cittadino servizi uniformi.
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il D.L. 85/2005 – art. 68 – impone alle PA di realizzare una valutazione comparativa prima di procedere con l’acquisto di software;
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che già l’Università degli Studi di Siena, attraverso il progetto GNUnisi (http://www.gnu.unisi.it) attivato nel febbraio 2009, ha avviato un processo di migrazione verso software libero sia per ridurre i costi dovuti alle licenze software che per migliorare la sicurezza all’interno della propria rete telematica;
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che il Consiglio Comunale, nell’anno 2004, dietro sollecito dell’Associazione “Siena Linux User Group” (http://siena.linux.it), approvò a larga maggioranza una mozione che impegnava l’Amministrazione comunale a:
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a promuovere l’impiego di formati di dati standard, aperti e documentati, in quanto di estrema importanza e flessibilità per mantenere la piena compatibilità con futuri cambiamenti tecnici ;
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ad inserire nel programma dei corsi di riqualificazione informatica per i dipendenti comunali anche l’impiego del sistema operativo GNU/Linux e di altri prodotti di software libero (e quindi open source) e ad indirizzare i dipendenti all’impiego di formati di salvataggio/interscambio leggibili da qualsiasi altro programma;
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ad attivarsi per mettere in atto politiche per diffondere maggiormente il software libero e open source nelle scuole in considerazione del valore didattico e culturale di tale tipo di software, e in generale presso tutti i cittadini;
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ad organizzare una giornata di studio per i Consiglieri Comunali e i tecnici comunali del settore al fine di approfondire questa tematica.
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il comma 3 del D.Lgs. 7 marzo 2005, recita “Per formato dei dati di tipo aperto si intende un formato dati reso pubblico e documentato esaustivamente.”;
CONSIDERATO
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che l’Amministrazione Comunale di Siena utilizza, anche per documenti pubblicati all’Albo Pretorio, il formato “DOC” di proprietà della Microsoft Corp., di cui non sono state rilasciate pubblicamente le specifiche tecniche e che non risulta nell’elenco fornito da DigitPA dei “formati aperti” (http://www.digitpa.gov.it/formati-aperti);
CHIEDE AL SINDACO
di conoscere, se ed in quale misura, l’amministrazione comunale ha dato seguito ai principi espressi nella mozione approvata nell’anno 2004 (che si allega) ed in quale modo intende procedere per evitare l’uso di formati non aperti (come i .doc) per i documenti pubblicati dall’Amministrazione stessa.
In fede,
Michele Pinassi
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