Dal consiglio comunale | Interrogazioni e Mozioni
INTERROGAZIONE in merito al rimborso dell’equo compenso SIAE previsto per i supporti informatici
Depositata in data 17/07/2014, ritirata in seguito a risposta scritta dell’Assessore Balani
Siena, 17/06/2014
Al Sindaco del Comune di Siena
Al Presidente del Consiglio Comunale
loro sedi
INTERROGAZIONE del consigliere Michele Pinassi, gruppo consiliare Siena 5 Stelle, in merito al rimborso dell’equo compenso SIAE previsto per i supporti informatici
PREMESSO CHE
- ll contributo denominato “equo compenso” è inteso ad assicurare ai possessori di diritti d’autore un indennizzo sull’utilizzo e la copia privata delle loro opere;
- con il D.M. 20 giugno 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.155 del 7 luglio 2014, ha rideterminato la misura dei compensi di copia privata, previsti precedentemente negli art. 71 sexies e seguenti L. 633/41;
- come si apprende dal sito web della SIAE in merito alla “Copia Privata”: “il compenso per “copia privata” è dovuto da chi fabbrica o importa nel territorio dello Stato, allo scopo di trarne profitto, gli apparecchi di registrazione e i supporti vergini”;
- il compenso di copia privata si applica a tutti gli apparecchi di registrazione e a tutti i supporti idonei alla registrazione di fonogrammi e videogrammi;
- sul sito web della SIAE è possibile scaricare un modulo dedicato alle PA per chiedere il rimborso del compenso dovuto per “copia privata”;
- su tale modulo è indicato che “la facoltà di rimborso è esercitabile entro e non oltre il termine di 90 giorni dalla fine del trimestre solare in cui è stato fatto l’acquisto dei supporti vergini, memorie e apparecchi di registrazione”;
CONSIDERATO
- che tale “equo compenso” ha provocato aumenti (da qualche decina di centesimi di euro a qualche euro) per tutti i dispositivi e supporto atti alla registrazione di audio e video (CD, DVD, Memory Card….), che probabilmente sono andati a gravare anche sulle casse dell’Amministrazione Pubblica;
- che ritengo assurdo l’obbligo per una Pubblica Amministrazione di versare il compenso per “copia privata” di opere soggette a diritto d’autore, in quanto l’uso di supporti di memorizzazione da parte della PA non dovrebbe in alcun modo essere finalizzato alla riproduzione di opere tutelate dal diritto d’autore;
- che le Pubbliche Amministrazioni sono comunque tenute alla richiesta di rimborso delle stesse, onde evitare eventuali “danni erariali”;
- che questo “compenso” rappresenta una sorta di gabella su eventuale e possibile reato (violazione del diritto d’autore), senza che vi sia alcuna verifica del reato stesso e pertanto potrebbe rivelare, come indicato peraltro dalla Corte di Giustizia Europea in una recente sentenza, profili di illegittimità;
- che proprio di recente il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, On. Franceschini, ha rimodulato -aumentandole- le tariffe stabilite per l’equo compenso;
SI CHIEDE
se l’Amministrazione ha acquistato apparecchiature o supporti sui quali grava l’”equo compenso” e, in caso affermativo, l’entità delle stesse. Inoltre si chiede se è stato chiesto il rimborso di quanto eventualmente versato, come indicato sul sito web della SIAE.
In fede,
Michele Pinassi
2 Comments
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Buongiorno,
vorrei sapere in cosa consiste la risposta scritta per la quale è stata ritirata l’interrogazione.
trasparenza no?