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INTERROGAZIONE in merito alle azioni che l’Amministrazione Comunale ha intrapreso o intende intraprendere in merito alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili
Risposta
Interrogazione depositata in data 01.12.2014 e risposta, dall’Ass. Tarquini, nella seduta consiliare del 10.02.2015. Verbale in calce.
Siena, 01.12.2014
Al Sindaco del Comune di Siena
Al Presidente del Consiglio Comunale
loro sedi
INTERROGAZIONE del Consigliere Michele Pinassi, Gruppo “Siena 5 Stelle” in merito alle azioni che l’Amministrazione Comunale ha intrapreso o intende intraprendere in merito alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.
PREMESSO CHE
- secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, diffusi a mezzo stampa, “in Italia vivono oltre 100.000 persone sieropositive, probabilmente circa 120.000; ogni anno se ne infettano circa 4.000, 11 al giorno. 95.000 persone sono seguite dalle strutture sanitarie e di queste circa 60.000 sono in terapia con antiretrovirali, con una spesa che oscilla, tra farmaci e diagnostica, dai 7.000 ai 12.000 euro/persona/anno.”
CONSIDERATO CHE
- la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili è contrastabile attraverso la prevenzione e l’educazione;
- in merito alla corretta informazione sessuale deve essere considerato anche il delicato tema delle gravidanze indesiderate, sempre più frequenti tra i giovanissimi, dovute spesso ad una non adeguata conoscenza o educazione sessuale;
- il preservativo è ancora oggi, se usato correttamente, il mezzo più efficace per contrastare la diffusione delle MST e le gravidanze indesiderate;
- la stessa OMS sottolinea che “la strategia adottata si deve basare soprattutto sulla prevenzione, con la promozione di campagne informative sulle Infezioni Sessualmente Trasmesse e sui fattori di rischio e di attività di educazione alla salute sessuale”;
- dal 6° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza, risulta che “il 38,4% ha avuto il primo rapporto sessuale tra i 14 e i 15 anni, mentre l’11,7% ancora prima, tra gli 11 e i 13 anni.“;
- l’UNESCO definisce Educazione Sessuale “un approccio, adeguato all’età e alla cultura, nell’insegnamento riguardante il sesso e le relazioni attraverso la trasmissione di informazioni scientificamente corrette, realistiche e non giudicanti. L’educazione Sessuale offre, per molti aspetti della sessualità, l’opportunità sia di esplorare i propri valori e atteggiamenti, sia di sviluppare le competenze decisionali, le competenze comunicative e le competenze necessarie per la riduzione dei rischi.”
- oltre alle evidenti ripercussioni sociali, la mancanza di percorsi educativi ha un costo economico non proprio trascurabile;
- vi è ancora oggi una reticenza delle istituzioni stesse, scuola compresa, ad affrontare una tematica di fondamentale importanza per il presente ed il futuro della nostra società;
SI CHIEDE
come questa Amministrazione intenda procedere e quali azioni ha in programma di realizzare, o ha già realizzato, per promuovere percorsi di educazione sessuale e di prevenzione anche presso le scuole della nostra città.
In fede,
Michele Pinassi
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