INTERROGAZIONE in merito allo stato delle verifiche sismiche degli edifici pubblici e privati della città di Siena.
Siena, 13.01.2015
Al Sindaco del Comune di Siena
Al Presidente del Consiglio Comunale
loro sedi
INTERROGAZIONE del Consigliere Michele Pinassi, Gruppo “Siena 5 Stelle” in merito allo stato delle verifiche sismiche degli edifici pubblici e privati della città di Siena.
PREMESSO CHE
- L’art. 2, co. 3, O.P.C.M. 3274/2003 obbliga ad effettuare le verifiche sismiche sui seguenti edifici:
- edifici di interesse strategico e opere infrastrutturali, la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile;
- edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in caso di eventuale collasso:
(i) a livello statale, nell’allegato 1 al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile 21 ottobre 2003;
(ii) a livello regionale, con una serie di ulteriori disposizioni;
- tali verifiche devono essere effettuate, secondo l’art. 20, comma 5, decreto-legge n. 248/2007 convertito, con modificazioni, nella legge n. 31/2008 (menzionato nell’art. 3 del cd. “Decreto mille-proroghe” 2011-2012), “a cura dei rispettivi proprietari … e riguardare in via prioritaria edifici e opere” (strategici) “ubicati nelle zone sismiche 1 e 2” (ossia in quelle di maggiore sismicità);
- lo stesso Dipartimento della Protezione Civile, a più riprese, con una serie di circolari (cfr., tra le altre, circolari n. DPC/SISM/0031471 del 21 aprile 2010, n. DPC/SISM/0075499 del 7 ottobre 2010 e n. DPC/SISM/0083283 del 4 novembre 2010), ha fornito gli indispensabili chiarimenti su che cosa fare e su chi lo deve fare:
(i) i proprietari degli edifici devono procedere alla verifica sismica, con conseguente compilazione ed inoltro delle schede allegate alle circolari entro il 31 dicembre 2010 (oggi, al 31 dicembre 2012);
(ii) gli esiti della verifica non determinano l’obbligatorietà e improcrastinabilità degli interventi di miglioramento ed adeguamento sismico, salvo i casi nei paragrafi 8.3 e 8.4 delle norme tecniche per le costruzioni approvate con d.m. 14 gennaio 2008;
(iii) gli interventi sub (i) devono essere oggetto della programmazione da parte delle Amministrazioni interessate e possono essere oggetto di finanziamento pubblico;
(iv) “chi ha la responsabilità di un’opera che è stata soggetta a verifica, sia ai sensi dell’ordinanza 3274/2003, sia ai sensi delle NTC08, si” (deve) “attivare per gestire in modo appropriato gli esiti della verifica in questione tenendo conto di quanto riportato nelle norme”;
(v) “se il soggetto responsabile è una Pubblica Amministrazione, deve tener conto della verifica in sede di pianificazione triennale … l’eventuale intervento potrebbe concretizzarsi a distanza di qualche anno dal momento in cui si è avuta contezza della situazione di rischio”;
(vi) “se il soggetto è un privato, comunque obbligato alla verifica … , egli comunque deve attivarsi in funzione degli esiti della verifica interagendo con il tecnico che l’ha redatta: qualora emergesse la necessità di un intervento esso dovrebbe essere attivato in un tempo compatibile con le condizioni di rischio riscontrate”.
CONSIDERATO CHE
- a livello nazionale, le zone sismiche sono state individuate nell’allegato A della citata O.P.C.M. n. 3274/2003, con cui l’intero territorio nazionale è stato classificato come “sismico” e suddiviso in 4 zone, caratterizzate da pericolosità sismica decrescente;
- l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Deliberazione della Giunta Regionale Toscana n. 421 del 26 maggio 2014, identifica il territorio senese come Zona Sismica 3 “Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti.”;
- come si può vedere direttamente dal portale web “Il Rischio Sismico in Toscana”, messo a disposizione dalla Regione Toscana (http://www.rete.toscana.it/sett/pta/sismica/01informazione/info/eventi_toscana/), nei giorni 19 e 20 Dicembre 2014, si sono verificati numerosi eventi sismici nella c.d “Zona Chianti” che hanno messo in allarme i cittadini e richiesto l’evacuazione di numerosi edifici, scuole comprese, per principio di prudenza;
SI CHIEDE
se questa Amministrazione è in possesso di una mappa del rischio sismico per il Comune di Siena, se gli edifici pubblici sono a norma antisismica e se sono state effettuate le verifiche come indicato nell’Ordinanza PCM 3274/2003 (e successve integrazioni) e relativi allegati tecnici, se per gli edifici pubblici è presente un “piano di evacuazione” e, nel caso, per quali strutture tale piano non è ancora disponibile e per quale motivo.
In fede,
Michele Pinassi
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