Sulla sede dell’ASL di Area Vasta il Sindaco non risponde !
Questo sarebbe stato il nostro intervento oggi in Consiglio Comunale, se la nostra INTERROGAZIONE URGENTE sulla sede dell’ASL Toscana Sud fosse stata discussa ! E invece il Sindaco, pur riconoscendone l’urgenza, ha preferito lasciarsi andare ad una lunga discussione che ha consumato tutto il tempo disponibile, di fatto NON RISPONDENDO alle nostre domande:
“Ora non ci sono più scuse, non ci sono più alibi, la proposta di LRT n.6/2015 sulla riforma del sistema sanitario regionale potrebbe recitare il “De Profundis” di Siena anche in campo sanitario.
Questa riforma, tratteggiata e annunciata durante l’ultima campagna elettorale e, soprattutto, PER la campagna elettorale di Enrico Rossi (già questo fatto gravissimo in un sistema ancora democratico), sta vedendo la luce a solo poco più di un mese dalla sua decorrenza che prevede dal 1 gennaio 2016 la nascita di sole 3 Aziende Sanitarie Locali, quella Nord Ovest, quella della Centro e quella della Sud Est, oltre al mantenimento delle Aziende Ospedaliere Universitarie esistenti.
Una follia pura che rimarca l’arroganza e l’incapacità della macchina politica regionale nel disegnare una corretta politica sanitaria coerente con l’interesse generale dei cittadini: quello dei più, quello dei deboli; ma questo lo sapevamo da tempo e rappresenta solo l’ultimo eclatante atto in tal senso.
La proposta di legge regionale ha inserito al suo interno un’ulteriore elemento di pura follia, cancellando di fatto la centralità di Siena nell’Area Vasta Sud Est, l’area vasta regionale territorialmente più ampia rispetto alle altre due, prevedendo la sede legale della futura “Azienda Sanitaria Locale Area Vasta Sud Est” ad Arezzo, attuale sede della AUSL 8 il cui direttore generale era, fino allo scorso 30 giugno data del commissariamento di tutte le aziende sanitarie locali regionali in vista della futura riforma, quell’Enrico Desideri (uno dei “fedelissimi” di Rossi) attuale commissario della cosiddetta “Aziendona”.
Per spodestare Siena e incoronare Arezzo la proposta di legge ha previsto quale criterio per individuare la sede legale della nuova “Aziendona” il numero di abitanti della provincia di riferimento: da sbellicarsi dalle risate (come sanno bene tutti gli addetti della sanità dotati di onestà intellettuale e di sufficienti competenze organizzative) se questo non generasse un’asimmetria gravissima, foriera, fin dalla nascita del nuovo modello sanitario regionale, di forti squilibri tra le tre future “Aziendone”, svilendo tra l’altro la programmazione di Area Vasta “fiore all’occhiello” della riforma stessa. Proposta di legge schizofrenica dunque.
Per spiegare bene l’asimmetria schizofrenica, formalizzata nel testo della proposta di legge e come questo non possa che essere letto nel quadro di un preciso disegno politico di annientamento di Siena, è indispensabile raccontare cosa prevede la proposta di legge per l’assetto organizzativo regionale complessivo.
All’art. 117 relativamente alla sede legale:
ASL Area Vasta Nord Ovest: sede legale Pisa
ASL Area Vasta Centro: sede legale Firenze
ASL Area Vasta Sud Est: sede legale Arezzo
Agli artt. 124 e 125, relativamente alla sede del Collegio Sindacale e dell’OIV (Organismo Indipendente di Valutazione):
ASL Area Vasta Nord Ovest: sede Livorno
ASL Area Vasta Centro: sede legale Firenze
ASL Area Vasta Sud Est: sede legale Arezzo
La sede legale delle tre nuove Aziende avrebbe dovuto essere invece, evidentemente, individuata sulla base della provincia in cui ha sede l’Azienda Ospedaliera Universitaria di riferimento dell’Area Vasta (Firenze, Pisa e Siena) e una delle tre sedi dell’ESTAR (Firenze, Pisa e Siena), principio rispettato per Pisa e Firenze ma non per Siena che tra l’altro rappresenta nell’Area Vasta Sud Est il luogo centrale rispetto a Grosseto e Arezzo.
E’ quindi evidente, senza alcuna possibilità di sostenere onestamente il contrario, che l’esclusione di Siena è stata voluta da chi governa la nostra regione senza alcuna valida motivazione organizzativa di politica sanitaria, se non quella dei voti (infatti Arezzo è stata individuata per il maggior numero di abitanti) sommata alla precisa volontà di punire e ridimensionare ulteriormente Siena, rea di essere stata per lungo tempo sede di una delle più importanti banche italiane, di un’importantissima e antica università, di un ospedale di alto livello (sia detto per inciso: ospedale millenario, il più antico dell’Occidente), quindi autosufficiente rispetto alle inique politiche regionali e alla visione fiorentino-centrica; a tutto questo si aggiunge la profonda incapacità dimostrata, se ancora ce ne fosse stato bisogno, dalla classe politica senese –destra e sinistra legate da un patto abominevole– sia quella degli anni del disastro (il cosiddetto “sacco di Siena”) sia quella attuale, nell’amministrare e nel difendere la nostra città. Una classe dirigente arrogante, incapace, non solo inutile ma pericolosa per la nostra comunità e questo rappresenta solo l’ultimo grave atto dell’annientamento di Siena che avrebbe bisogno, almeno su questo delicato tema, di coalizzare le forze dell’intera comunità per battersi contro questa schizofrenica previsione regionale ma che, purtroppo, al massimo porterà a singoli strumentali interventi di parte.”
Michele Pinassi, Mauro Aurigi
Portavoce Gruppo Consiliare Siena 5 Stelle
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