Cittadini “becchi e bastonati” dal Consorzio di Bonifica
Abbiamo letto con una certa sorpresa le parole del Presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Sud in risposta all’indecente azione del Consorzio di Bonifica sugli argini dei corsi d’acqua senesi, una vera e propria “coventrizzazione” di tutta la vegetazione che, come hanno sottolineato anche alcuni docenti esperti dell’Università di Siena, ha provocato più danni che vantaggi.
Il fatto che, come dichiara il Presidente stesso, “tutti gli interventi che eseguiamo sono regolarmente autorizzati e coerenti con tutte le normative di settore, da quelle regionali a quelle statali fino a quelle europee” non ci rassicura affatto, soprattutto vedendo il “risultato” provocato dalle passate azioni sul territorio proprio sugli argini, ad iniziare dai danni provocati dalle alluvioni nel comune di Buonconvento e nelle altre zone della provincia senese. Interventi che, peraltro, hanno raccolto aspre critiche anche da parte della comunità accademica dell’Ateneo senese, della quale sentiamo di fidarci ben più che degli “esperti” citati dal Presidente del Consorzio.
Ridicolo anche l’accenno alle “risorse economiche disponibili”, se pensiamo che tale Consorzio negli anni passati è riuscito a spendere 2400€ per “produzione di n. 1 stampa solo fronte dell’elenco di seggio, in formato A3, in bianco e nero, da usare presso i singoli seggi per le operazioni di voto” (cit. Decreto n. 8 del 17/10/2013) o che, proprio in questi giorno è apparsa sui quotidiani locali una “bella pagina di auguri” da tale ente (e ci immaginiamo certo non concessa a titolo gratuito). Ed è giusto anche ricordare che le operazioni di distruzione della vegetazione intorno ai torrenti Riluogo ed Arbia sono avvenute con assegnazione del lavoro “a titolo gratuito” per le ditte esecutrici: di cosa stiamo parlando ?
Umanamente possiamo anche comprendere la necessità per il Presidente di dover in qualche modo giustificare l’esistenza del suo ruolo e del “poltronificio” inutile, opaco, costoso, che si trova a dirigere. Un “poltronificio” che ha beneficiato dell’incomprensibile allargamento da parte della Regione dei territori di competenza comprendendo anche zone collinari o montane, con conseguente imposizione della “gabella” ai cittadini lì residenti.
Cittadini che, becchi e bastonati, si trovano a dover pure pagare per dover assistere a questo scempio.
MoVimento Siena 5 Stelle