Banca MPS | Dal consiglio comunale | Interrogazioni e Mozioni
EMENDAMENTO alla MOZIONE sulla Fondazione MPS
I sottoscritti Consiglieri Comunali del Comune di Siena presentano il seguente emendamento sulla MOZIONE n. 44 sulla Fondazione MPS.
Sostituire interamente dal secondo punto del “PREMESSO CHE” con il seguente testo:
- già in precedenti mozioni abbiamo espresso, in modo chiaro ed inoppugnabile, tutte le vicende che hanno portato al disastro la Fondazione MPS, con precise responsabilità della politica locale e nazionale, sempre silente, o complice, sulle tante scelte scellerate compiute in questi ultimi anni;
- nelle stesse Mozioni abbiamo evidenziato le critiche e le prese di distanza nei confronti degli Organi Amministrativi della Fondazione MPS espresse da quasi tutti i gruppi politici locali, compreso il Sindaco, con dichiarazioni che si sono allineate alle nostre, ma in modo molto tardivo e forse solo strumentale, in quanto mai seguite da fatti, o iniziative, concrete, cose da noi più volte proposte.
CONSIDERATO CHE
- le decisioni prese in questo Consesso in merito alla Fondazione MPS, anche nell’ultimo Atto di Indirizzo appaiono insufficienti e inutili, solo manovre per confondere i Cittadini di Siena, con passaggi che non modificano in alcun modo la struttura e la governance della Fondazione MPS, ancora troppo costosa e sovradimensionata, sia a livello di Organi Amministrativi che di personale, discostandosi in modo poco significativo da quelle precedenti, pur amministrando oggi un patrimonio di ca. 20 volte inferiore;
- il pur modesto ritorno all’utile 2016 della Fondazione MPS – ca. 4 milioni di Euro -, oltre ad essere attribuibile esclusivamente al buon andamento dei mercati finanziari (ma con il rendimento degli investimenti ancora sotto al Benchmark di riferimento – 4,32% contro 6,86% -), e ad un’altrettanta modesta riduzione dei costi per gli Organi Amministrativi, sembrerebbe riferibile soprattutto ad una opinabile rivalutazione, che ha comportato il pagamento di tasse molto elevate. Ribadiamo pertanto che gli oneri di gestione della Fondazione MPS, che per anni hanno ecceduto i ricavi, continuano ad essere troppo alti e a determinare risultati di esercizio non soddisfacenti, causando un ulteriore intollerabile e costante depauperamento del patrimonio conferitoLe. Notiamo infatti che nel 2016 il Patrimonio è sceso ancora di ca. 30 milioni – da 452 a 421 milioni -, e in modo più o meno analogo il Fondo di Dotazione – da 1.077 a 1045 -;
- la quota di Banca MPS in possesso della Fondazione MPS, passata in pochi anni da oltre il 58% allo 0,10% attuale, è diventata insignificante per qualsiasi iniziativa amministrativa o assembleare in merito alla stessa Banca MPS;
- detta esigua quota di possesso di Banca MPS consiglia di modificare la natura di Fondazione Bancaria, e tutti i relativi vincoli che questa obbliga, prima tra tutte il controllo, o la dipendenza, da parte del MEF, e di riportare la gestione della Fondazione MPS in ambito esclusivamente locale, sia per quanto riguarda la governance che la sua peculiare attività di tutela del territorio di riferimento, già sancita dall’attuale Statuto, ma a volte disatteso;
- la Fondazione MPS, nonostante la detta gestione incauta e scellerata, ha ancora una certa liquidità che potrebbe essere utilizzata per iniziative a favore del territorio di riferimento, soprattutto in campo sociale, culturale ed economico.
- non paghi dei disastri perpetrati in merito alla gestione della ex controllata Banca MPS, e incuranti dei tanti disagi che stanno colpendo tuttora i dipendenti, gli azionisti e i risparmiatori di detto Istituto, per non parlare dei Cittadini del territorio di riferimento, gli Organi Amministrativi della Fondazione MPS, invece di dimettersi e favorire il completo rinnovamento dell’Ente, hanno avuto anche il coraggio di assistere nuovamente alla spartizione di poltrone e prebende che ha caratterizzato la nomina della nuova Deputazione Generale, rivolta anche ad Enti esterni a Siena e alla suo territorio;
- dopo la censurabile rielezione di una inutile e sovradimensionata Deputazione Generale, a breve inizierà una nuova “campagna di spartizione di poltrone” per la nomina della Deputazione Amministratrice e quindi del Presidente della Fondazione MPS.
- che l’Università degli Studi di Siena, Ente attualmente nominante di un rappresentante della Deputazione Generale della Fondazione MPS, e Istituzione di primaria importanza del territorio, annovera nel suo Corpo Docente importanti professionisti in tema di Fondazioni Bancarie, o comunque in ambito economico e giuridico relativo a detto settore.
SI IMPEGNA IL SINDACO
nel suo ruolo di rappresentante del Comune di Siena, e quindi della Comunità Senese, moralmente e storicamente “proprietaria” della Fondazione MPS nonché nominante il maggior numero di componenti dei suoi Organi Amministrativi:
- a prendere tutte le iniziative necessarie per favorire un completo rinnovamento della Fondazione MPS, in conseguenza di una gestione che, oltre ad attuare improvvide e censurabili modifiche allo Statuto che hanno limitato e mortificato l’autonomia dell’Ente, e non prendere adeguati provvedimenti nei confronti dei precedenti Organi Amministrativi per aver compiuto atti in contrasto con lo stesso Statuto, ha progressivamente depauperato il patrimonio dell’Ente compromettendo, conseguentemente, il raggiungimento dei fini statutari e limitando fortemente interventi a favore dello sviluppo del territorio;
- a prendere ogni iniziativa necessaria, ivi comprese quelle previste dallo Statuto del Comune di Siena e dal Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale, affinchè gli attuali organi della FMPS improntino la propria attuale attività alla salvaguardia del patrimonio amministrato e si astengano dalla nomina della nuova Deputazione Amministratrice. A dare invece indirizzo ai nominati dal Comune di Siena di impegnarsi per mettere in atto un’indifferibile e rigorosa modifica dello Statuto della Fondazione MPS, che porti ad un radicale cambiamento dell’Ente, per adeguarlo alla nuova realtà patrimoniale ed economica, avvalendosi anche dello strumento delle commissioni consiliari, e della collaborazione e-o consulenza di professionisti del settore, a partire da quelli indicati dall’Università degli Studi di Siena, al fine di poter valutare l’effettiva possibilità di pervenire ad un Ente, anche nuovo, slegato da influenze esterne al territorio, e in grado di utilizzare opportunamente il residuo patrimonio per il rilancio della nostra Città.
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