La chiusura dell’Enoteca Italiana simbolo del fallimento del PD
La probabile chiusura definitiva dell’Enoteca Italiana è l’ennesimo fallimento di una classe politica che in pochi anni è riuscita a distruggere quasi tutti i gioielli di Siena.
Non ci sono parole per commentare quello che potrebbe essere l’ennesimo disastro compiuto dal Sistema Siena ai danni del patrimonio Senese e della sua Comunità. Rischiamo di perdere il conto del lunghissimo elenco di storici gioielli del territorio che una classe politica avida ed incapace è riuscita a distruggere in pochissimo tempo. Con pesanti ricadute a livello sociale ed occupazionale.
Come non vedere analogie con il caso della Banca MPS, arrivata ad essere la terza banca italiana e una delle più solide d’Europa, approfittando delle radici storiche di antichi banchieri e commercianti Senesi ? L’Enoteca Italiana, con il mercato del vino oggi ancora più forte di prima, doveva essere più che incrementata, in considerazione del fatto che il territorio di Siena esprime i più prestigiosi vitigni esistenti al mondo e una tradizione secolare invidiataci da tutti.
Come si può far fallire una realtà alimentata da queste caratteristiche e dotata di una sede di straordinaria bellezza? Probabilmente anche per l’Enoteca sono stati seguiti gli stessi criteri fallimentari adottati per tutti gli altri Enti Senesi, con strategie contraddittorie o del tutto assenti, o affidando la governance soprattutto in base alle appartenenze politiche e alla ricerca di consenso elettorale, anziché privilegiare quelle competenze e professionalità che avrebbero potuto garantire il naturale sviluppo di un Ente così strategico per il movimento vitivinicolo internazionale.
Ad aggravare questo epilogo ricordiamo che nel 2015, insieme ad altri gruppi civici, avevamo presentato un progetto per il rilancio dell’Enoteca, inserito in uno più ampio che riguardava l’utilizzo di tutta la Fortezza Medicea, ancora oggi poco utilizzata per le sue enormi potenzialità. Un comportamento serio e responsabile, che mirava a costruire, e non certo a fare inutili polemiche o chiacchiere al vento, cose spesso preferite da altre pseudo opposizioni.
Progetto comunque nemmeno considerato, forse perché presentato da movimenti non allineati, nella pessima logica di questa maggioranza.
Per ora chiudiamo qui, ritenendo utile non fare strumentalizzazioni su questo ennesimo disastro, ma anzi disponibili a collaborare con chiunque per trovare una soluzione, e quindi garantire occupazione e ripartenza economica per questo prestigioso Ente.
MoVimento Siena 5 Stelle