NOTA STAMPA – Mercatone Uno, Whirlpool e la politica che non serve
La squallida passerella di politici di ogni razza e colore che in questi ultimi giorni davanti al presidio dei lavoratori del Mercatone Uno di Colle di Val d’Elsa, alla ricerca di chissà qualche consenso o visibilità, non sembra proprio averne impedito i licenziamenti imminenti.
Eppure la crisi del Mercatone Uno non è certo una sorpresa: è dal 2015 che la decisione di vendere alla Cosmo spa, a fronte di un alleggerimento di molti assets societari non più -a loro dire- sostenibili e remunerativi, è nota.
30 dipendenti, su un totale di 50, rischiano di restare a casa, ormai nell’indifferenza generale di una classe politica sempre più prona alle decisioni economiche e finanziarie, che non possono e non valutano l’impatto sociale delle loro decisioni.
Ma se i dipendenti del Mercatone Uno piangono, certo nella vicina Siena la situazione non è migliore: la crisi della Whirlpool, anche questa certo non nuova, morde proprio durante la campagna elettorale per il Comune di Siena. Tanto da vedere il Sindaco Valentini, anche lui nuovamente in corsa per la poltrona di primo cittadino, chiedere aiuto all’On. Di Maio per impedire i 143 esuberi, su un totale di 420 dipendenti, previsti dal 1 gennaio del 2019.
In una provincia, quella senese, che forse ha retto meglio di altre zone la crisi degli anni passati -anche sotto il profilo occupazionale-, numeri di questo tipo sono davvero preoccupanti.
Ci chiediamo, quindi, cosa intende fare -operativamente parlando- la classe politica locale e nazionale per invertire questa preoccupante tendenza. E per cortesia, decenza e rispetto di chi rischia il posto di lavoro, evitate passerelle e gratuita demagogia.
Siena 5 Stelle